Parents Circles – Families Forum a Reggio Emilia (24-26 febbraio 2024)

Aggiornato a:
23 Febbraio 2024

Gentilissimi/e,
vorremmo informarvi che, a seguito della missione istituzione del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi a settembre 2023 coordinata dalla Fondazione E35, nella città gemella di Beit Jala,
abbiamo promosso dialoghi e relazioni con l’associazione Parents Circles – Families Forum (PCFF) che sarà presente a Reggio Emilia nelle giornate del 24/25 e 26 febbraio prossimi.
Parents Circle è una organizzazione congiunta israelo-palestinese che lavora per costruire la pace e sostenere un processo di riconciliazione, partendo dal presupposto che solo la riconciliazione è
prerequisito per costruire una pace duratura. Parents Circle riunisce oltre 600 famiglie che hanno perso un familiare stretto a causa del conflitto tra Israele e Palestina.
L’organizzazione è impegnata in attività di contrasto ai discorsi d’odio, soprattutto nell’ambito educativo, e promuove dialogo, tolleranza e rispetto della dignità di tutte le vite testimoniando in
incontri pubblici e attraverso i media.
L’associazione sarà rappresentata nelle giornate a Reggio Emilia da Robi Damelin e da Laila Alsheik. Per ragioni legate a permessi per l’espatrio e visti, Laila Alsheik potrebbe essere
impossibilitata ad essere presente a Reggio, ma contribuirà ai diversi momenti con interventi online.

In occasione di questa importante visita si promuoveranno 3 diversi momenti aperti al pubblico:

• Sabato 24, ore 10.00 c/o Tecnopolo del Comune di Reggio Emilia (Piazzale Europa): “Il ruolo delle comunità e della società civile nei processi di riconciliazione e di pace” – incontro
dedicato a Istituzioni, società civile e attivisti. (Evento su prenotazione)
• Lunedì 26, ore 9.30 c/o SD Factory (via Brigata Reggio 29): incontro pubblico “Per una cultura di pace e riconciliazione”- evento indirizzato agli attori dell’ambito culturale e
dell’educazione. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming collegandosi al canale YouTube del Portale Giovani https://www.youtube.com/@portalegiovani2011 
• Lunedì 26, ore 20,30 c/o Chiostri di San Pietro: proiezione del documentario “One Day After Peace” in collaborazione con Centro di Giustizia Riparativa Anfora di Reggio Emilia

Al fine di comprendere meglio il lavoro di Parent Circles e le figure che la rappresenteranno a Reggio Emilia, trovate in calce a questa mail alcune informazioni e biografie.
Sperando di vedervi numerosi, vi chiediamo di confermare la vostra presenza per l’evento su prenotazione del 24 febbraio entro venerdì 23 febbraio scrivendo a martina.vergalli@e-35.it

Parents Circle – Families Forum (PCFF) è un’organizzazione congiunta israelo-palestinese di cui fanno parte oltre 600 famiglie che hanno perso un familiare stretto a causa del conflitto tra Israele
e Palestina. L’organizzazione fu creata nel 1995 da Yitzhak Frankenthal, il cui figlio Arik era stato rapito e ucciso nel 1994 da Hamas, insieme ad altre famiglie israeliane in lutto. Nel 1998 il gruppo
ha tenuto i suoi primi incontri con le famiglie palestinesi a Gaza; tuttavia, questa connessione fu interrotta a seguito della Seconda Intifada. Nel 2000, il PCFF è riuscito a ristabilire il suo legame
con le famiglie palestinesi, incorporando famiglie della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.

Il PCFF opera secondo il principio secondo cui un processo di riconciliazione è un prerequisito per raggiungere una pace duratura. L’organizzazione è impegnata in attività di contrasto ai discorsi
d’odio, soprattutto nell’ambito educativo, e promuove dialogo, tolleranza e rispetto della dignità di tutte le vite testimoniando in incontri pubblici e attraverso i media.
Robi Damelin Portavoce del Parents Circle (Forum delle famiglie vittime del conflitto israelopalestinese), Robi Damelin è nata a Johannesburg, in Sudafrica, nel 1945. È emigrata in Israele
nel 1967. Prima di allora si è impegnata nel movimento anti-apartheid. Nel marzo del 2002, il figlio della signora Damelin, David, viene ucciso da un cecchino mentre presta servizio militare come
riserva. David aveva 28 anni e stava terminando un master in filosofia dell’educazione all’Università di Tel Aviv, nella convinzione che l’istruzione potesse fare la differenza in Israele.

Dopo la morte di David, Robi sente il forte bisogno di fare qualcosa per impedire ad altri genitori di vivere il terribile dolore della perdita di un figlio a causa del conflitto. Chiude la sua società di
pubbliche relazioni e si dedica interamente al Parents Circle-Families Forum (Forum delle Famiglie in Lutto).

Laila AlSheikh vive a Betlemme, in Cisgiordania. Ha studiato contabilità e amministrazione aziendale. Nel 2002, suo figlio Qussay, di 6 mesi, si è ammalato e i soldati israeliani hanno
impedito a Layla di portarlo in ospedale per più di cinque ore. Qussay morì presto per la mancanza di cure tempestive. Layla si è unita al Parents Circle nel 2016. Dopo la morte del figlio, non ha mai pensato di vendicarsi, ma ha piuttosto dedicato il suo tempo e le sue energie a garantire un futuro migliore e più pacifico ai suoi figli.

Sinossi documentario One day after peace
Robi Damelin è nata e ha vissuto in Sudafrica durante il periodo dell’apartheid. Dopo si è trasferita in Israele, dove ha perso suo figlio David, soldato di riserva ucciso nei territori occupati. Lo shock emotivo fa capire alla donna che l’unico modo per mettere fine al conflitto e all’odio è confrontarsi e parlare con il nemico. Dopo ripetute prove di dialogo respinte da parte del cecchino che ha ucciso suo figlio, Robi decide di tornare nella sua terra natale per esplorare a fondo la logica e il meccanismo della Commissione per la Verità e la Riconciliazione, stabilita nel 1995 con lo scopo
di superare ed affrontare anni di odio tra i bianchi e i neri.

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