Coloriamoci di lilla: 15 marzo. Giornata del fiocchetto lilla

Aggiornato a:
15 Marzo 2024

Disturbi del comportamento alimentare: parliamone

di Robi Fiona, Carbognani Martina, Khmelivska Anastasia che fanno parte della redazione del giornalino studentesco dell’Istituto Scaruffi-Levi-Tricolore

Secondo il Ministero della Salute, i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, anche detti semplicemente Disturbi dell’alimentazione, sono patologie complesse caratterizzate da un disfunzionale comportamento alimentare, un’eccessiva preoccupazione per il peso con alterata percezione dell’immagine corporea. Tali aspetti inoltre sono spesso correlati a bassi livelli di autostima e insicurezza, fragilità sulle quali di certo i social hanno una influenza non irrilevante: la parola d’ordine è raggiungere modelli che inneggiano a comportamenti non sempre virtuosi.

I disturbi dell’alimentazione possono presentarsi in associazione ad altri disturbi psichici, come ad esempio ansia e disturbi dell’umore che portano, così, a un’alterazione dello stato nutrizionale.

Possono essere diversi e possono diventare una condizione permanente, compromettendo seriamente la salute di tutti gli organi e apparati del corpo e, nei casi gravi, portare alla morte. Nel 2023 si sono registrati 3780 decessi: è la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali. All’anoressia nervosa è collegata una mortalità 5-10 volte maggiore di quella di persone sane della stessa età e sesso.

Attualmente questi disturbi rappresentano un importante problema di salute pubblica: per l’anoressia e per la bulimia, infatti, negli ultimi decenni, c’è stato un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto che sono sempre più frequenti diagnosi in età preadolescenziale e nell’infanzia.

La manifestazione di questi disturbi in giovane età interferisce in modo non sano sul corpo e sulla mente, causando così anche dei danni permanenti non solo a corpo, ossa e tessuti, ma anche al sistema nervoso centrale.

Purtroppo i dati sono preoccupanti: la diffusione è in crescita e i dati lo confermano.

Ne ha parlato anche Francesco Costa, nella puntata del 12 marzo del podcast Morning: “è in corso in Italia quella che Il Sole 24 ore definisce un’epidemia sociale”; si è passati infatti dai 680 mila casi del 2019 al milione e 60 mila casi del 2023.

C’è bisogno di prestare attenzione a quelli che sono i bisogni dei ragazzi e delle ragazze. E c’è bisogno di parlarne e di fare sana informazione affinché si accendano i riflettori su questa tematica e si attuino politiche di prevenzione.

Il cibo diventa pian piano un pensiero fisso che invade ogni momento della giornata, insieme alla paura di mangiare in eccesso o qualcosa di sbagliato. Così è successo a me: da un giorno all’altro, il pensiero su cosa, quanto e quando mangiare è diventato sempre più forte e si è preso completamente lo spazio all’interno della mia vita. Nella mia testa era nato un mostro, un nemico, un demone, che mi guidava sulla strada giusta, ma non era affatto così. Il pensiero principale della giornata era sempre il cibo. Non vedevo più i colori della vita, non provano più le sensazioni di felicità, gioia e tranquillità, tutto era buio. Però mi sentivo anche potente, forte; avevo la sensazione di valere qualcosa. Adesso non è più così. Ricordo quel periodo. Ne parlo perché gli altri sappiano. Perché magari qualcuno si riconosce nel mio vissuto e può riconoscerne i sintomi. É davvero dura, ma ci si riesce”

Vi consigliamo un articolo per approfondire: clicca qui.

SOS disturbi alimentari” n. verde 800 180 969

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