Intervista “Lack of Plastic”

Aggiornato a:
17 Settembre 2020

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Intervista:

Mattia e Annalisa partono a novembre 2019 da Reggio. Il loro obiettivo? Un viaggio itinerante in Sud America… senza produrre rifiuti di plastica!

Ci fate una piccola presentazione?
Siamo Annalisa e Mattia, una emiliana e un trentino! Quando non siamo in viaggio viviamo sulle Dolomiti; siamo da sempre amanti delle lunghe camminate e dei viaggi, abbiamo sempre lo zaino e la tenda pronti!

Come è nata l’idea di un viaggio plastic-free?
Il progetto Lack of Plastic Travel nasce dall’idea di unire la passione per il viaggio ad una forte motivazione ambientale: percorrere la Patagonia a piedi attraverso le Ande senza produrre rifiuti di plastica monouso!

Quale itinerario avete seguito?
Abbiamo scelto di andare in Sud America, cominciando dal Brasile, affascinati dalla varietà di culture e paesaggi, dove città e giungla creano un mix perfetto! In seguito siamo partiti a piedi da Ushuaia, in Terra del Fuoco, la città più a sud del mondo! Abbiamo attraversato a piedi e in autostop la Terra del Fuoco e la Patagonia argentina e cilena, percorrendo la famosa Carretera Austral. Dopo mesi di cammino e campeggio libero abbiamo deciso di comprare e camperizzare un van per attraversare le Ande fino all’estremo nord dell’Argentina, Jujuy!

Cosa significa portare avanti un viaggio plastic-free?
Quando si intraprende un viaggio itinerante è più difficile fare a meno di prodotti venduti in confezioni di plastica monouso, dal cibo all’igiene personale; così è nata la nostra sfida-nella-sfida: ci siamo armati di pazienza e creatività al supermercato (facendo anche qualche rinuncia!) preferendo i prodotti sfusi, abbiamo preparato in casa prodotti naturali di uso quotidiano (deodorante, dentifricio, crema solare, shampoo) e abbiamo trovato alternative più sostenibili alla plastica monouso.
Viaggiare plastic-free significa utilizzare borracce in aluminio, borse di stoffa e contenitori di carta per fare la spesa, oltre a spazzolini e rasoi in bamboo!

Come avete cercato di condividere il vostro messaggio a favore dell’ambiente?

Prima di tutto condividendo e raccontando la nostra esperienza alle persone che abbiamo incontrato lungo il cammino! E poi con una pagina Facebook e Instagram (LackofPlasticTravel) con foto e video del viaggio, con le ricette dei prodotti plastic-free che usiamo e con alcuni “consigli sostenibili”. Speriamo di ispirare i nostri amici e le persone che incontriamo ad un uso più cosciente della plastica nella vita di tutti i giorni.

Qual è stato il momento più difficile di questo percorso?
Fisicamente la camminata in Patagonia, con il vento che non smette mai di soffiare; Emotivamente è stato forse a fine marzo, quando a Jujuy siamo stati costretti a fermarci a causa del lockdown; non avere una “casa” ed essere in un paese straniero i primi tempi non è stato semplice! Ma fa anche questo parte del viaggiare, no?

E, invece, quale momento vi ha dato più soddisfazione?
È difficile scegliere un solo momento! Ci viene in mente quando il giorno di Natale siamo arrivati a Porvenir, ultima tappa della Terra del Fuoco dopo 300 km a piedi! O quando siamo partiti con il nostro van, la nostra casa su ruote Thyago, e abbiamo dormito la prima sera davanti all’Oceano! Le belle soddisfazioni arrivano anche quando persone che non senti da settimane ci scrivono che sperimentano le nostre ricette plastic-free e che quando fanno la spesa e vedono tutto nella plastica pensano a noi!

Come è stato il vostro rapporto con gli abitanti dei luoghi che avete visitato?
In ogni paese che abbiamo visitato in Sud America ci siamo trovati molto bene, l’accoglienza è sempre stata delle migliori, soprattutto in Patagonia le persone sono molto ospitali e gentili. Entrambi parliamo spagnolo, così è stato più facile e bello raccontare il nostro progetto, in campeggio, in strada e nei negozi. Abbiamo notato un legame particolare tra gli abitanti e la loro terra, caratteristica che ha reso la maggior parte delle persone che abbiamo incontrato sensibili al nostro viaggio.

Cosa vi porterete nel cuore di questo viaggio?
Libertà del camminare e guidare senza meta, la possibilità di piantere la tenda o fermare il van dove più ci piaceva.
Il bisogno di rendere più esssenziale possibile le nostre vite quotidiane, abituandosi a viaggiare “leggeri”.
Vento…molto vento in Patagonia!
Ospitalità e accoglienza di argentini, cileni e brasiliani (e non solo!)

Adesso che siete rientrati, avete nuovi progetti in programma?
A luglio siamo dovuti rientrare a causa della difficile situazione attuale dell’America Latina. Sicuramente ci piacerebbe finire la traversata del continente, anche perchè il nostro van è parcheggiato a San Salvador de Jujuy e ci sta aspettando! Nel frattempo portiamo avanti le buone pratiche per una vita senza plastica e qualche iniziativa di pulizia delle spiagge italiane 🙂
Per il futuro sarebbe interessante sviluppare un nuovo viaggio-progetto sull’impatto della pandemia sull’uomo e sull’ambiente…!

Cosa vorreste dire a chi sta leggendo questa intervista?
Sappiamo che sia impossibile fare totalmente a meno della plastica, ma anche che qualche piccolo accorgimento può fare la differenza! Proviamoci, è davvero più facile di quanto sembri!

Un saluto finale?
Un abrazo virtual (y sin plastico!) para todos!!
Anni y Mattia

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