Africa – La mostra inedita di Sebastiao Salgado a Reggio Emilia

Aggiornato a:
31 Gennaio 2019

Sebastiao Salgado nasce in Brasile nel 1944. Agli inizi degli anni ‘70, mentre lavorava per l’ Organizzazione Mondiale del Caffe’, inizia ad interessarsi alla fotografia. Da passione amatoriale, in breve tempo la fotografia diventa una vocazione e un progetto di vita. Salgado inizia così la sua strada documentando come i cambiamenti ambientali, economici e politici condizionano la vita degli esseri umani.

Durante alcuni viaggi inizia a conoscere l'Africa e a capire che per trovare delle soluzioni ai problemi del Terzo mondo, bisogna prima testimoniare. Così, nel 1973, lascia il lavoro ed inizia un viaggio di tre anni che lo porterà a girare per tutta l' Africa con una nuova professione: fotografo. Diversamente dai fotografi "normali", però, Salgado preferisce testimoniare la persistenza di una situazione, critica o semplicemente peculiare.

Salgado stesso afferma: "Quando sono stato nei campi profughi non ho fotografato gente povera o disperata, ma persone. Io non ho mostrato i miserabili, ma gente che viveva in equilibrio e poi ha perso la casa, la terra e cercava un altro luogo dove vivere. Questa è la mia fotografia: rispettarli e  mostrare una storia. Non sono spinto dall'idea di fare foto belle o di diventare famoso ma da un senso di responsabilità : io scrivo con la macchini fotografica, è la lingua che ho scelto per esprimermi e la fotografia è tutta la mia vita".

SALGADO A REGGIO EMILIA - Una mostra in prima nazionale il 9 febbraio, a Binario 49. Tutto è iniziato dal progetto di tre giovani reggiani, Claudio Melioli, Alessandro Patroncini e Khadija Lamami, i quali hanno scommesso sull’apertura di un caffè letterario in via Turri, nel cuore del quartiere più multetnico e problematico della nostra città.

Claudio, tramite suoi amici brasiliani, ha iniziato a cercare Salgado fino a che, una domenica mattina, il grande fotografo lo ha chiamato dicendogli: “Sono Salgado, so che mi state cercando. Cosa posso fare per voi?”. Dopo quella telefonata ha deciso così di regalare una mostra a Binario 49. Il suo nome è: Africa. Ci saranno cento foto originali, il riassunto di trent’anni di viaggi in quel continente. La mostra è talmente grande che non starà tutta a Binario 49, ma verrà suddivisa fra via Turri e lo Spazio Gerra.

La prima parte raccoglie il lavoro realizzato nei viaggi e nelle esplorazioni di Salgado tra il 1974 e il 2005 nel sud del continente tra Mozambico, Malawi, Angola, Zimbabwe, Sud Africa, Ruanda, Uganda, Congo, Zaire e Namibia.

La seconda è dedicata ai reportage realizzati dal 1973 al 2006 nelle Regioni dei Grandi laghi tra Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Tanzania, Zaire, Kenya Ruanda e nelle regioni sub-sahariane Mali, Sudan, Somalia, Chad, Mauritania, Senegal, Etiopia.

 

Vi ricordiamo, inoltre, che siamo alla ricerca di volontari per questa mostra fotografica. L'attività richiesta riguarda il ruolo di maschera/presenza all’interno della mostra durante le visite; accoglienza delle persone; distribuzione di materiale informativo.

Età minima richiesta: 17 anni

Per avere maggiori info, cliccate qui. 

 

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